Il volontario è una persona che si rende disponibile per seguire il malato inguaribile, ma non incurabile, nel suo percorso di malattia fino alla fine della vita, rispettandone la dignità di persona unica e irripetibile.
Ha un buon equilibrio psicologico; è consapevole della autenticità della propria motivazione e opera con spirito di gratuità, reciprocità e umiltà. Sa mantenere un atteggiamento di discrezione, consapevole di far parte di una équipe.
Il suo impegno è offerto liberamente e, una volta assunto, diventa un dovere da rispettare.
Opera con professionalità e competenza, in modo continuativo e responsabile, contribuendo a garantire, con la sua azione, i livelli di qualità dell’Organizzazione di appartenenza. E’ vincolato all’osservanza del segreto professionale su tutto ciò di cui può venire a conoscenza relativamente al malato e ai suoi familiari.
Sa ascoltare e non semplicemente “sentire” ciò che il malato vuole esprimere. Sa stabilire con lui un rapporto di empatia, individuandone i bisogni inespressi e contribuendo a dare significato e serenità alla fase finale della sua vita.
Contribuisce ad alleggerire il carico emotivo dell’ambiente familiare e costituisce un utile collegamento tra il malato, la famiglia e l’équipe sanitaria.
E’ consapevole di quanto può e vuole fare, ma anche di quanto non può e non deve fare.